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CHIESA DEI SS. PAOLO E BARTOLOMEO
Edificata nel 1615 sul luogo del soppresso Ospedale degli Incurabili, assunse l’assetto attuale nel 1689 ad opera dei trapanesi Giovanni, Francesco e Cristoforo Fica. La chiesa è situata in un grande isolato tra il palazzo Rocca ed il palazzo Triolo S. Anna e si affaccia sul corso 6 Aprile, arteria principale della città. Grazie a questa sua posizione privilegiata, pur trovandosi al di fuori del nucleo cinquecentesco dominato liturgicamente dalla Chiesa Madre, assume nel tempo un'importanza sempre maggiore nell'ambito della sua funzione, tanto da essere elevata già nel '600 a parrocchia autonoma. Nata come cappella col nome di S. Paolo in Conversione, e originariamente annessa ad un "Ospedale degli incurabili" fondato nel 1533 e in breve soppresso per mancanza di fondi, la chiesa incrementa la sua rilevanza: nel tempo infatti assumerà la doppia denominazione, accogliendo in sè nel 1615 la nuova cappella dedicata a S. Bartolomeo, e nel 1639 anche la parrocchia della SS. Trinità. Dato l'inevitabile accrescimento del numero di parrocchiani, si rende necessaria la sua totale ristrutturazione terminata nel 1702. Successivamente viene completata da molteplici decorazioni in stucchi di stile serpottiano ad opera dei maestri Vincenzo Messina ed Antonino Vultaggio, e da opere pittoriche di Antonino Grano, le quali tutte danno alla chiesa un aspetto ricco ed elegante. Negli ultimi anni del 1700 viene completato e rinnovato il prospetto su disegno del Cardone, mentre all'interno sono aggiunte due cappelle adiacenti all'abside maggiore. La facciata dalla robusta intelaiatura architettonica è del 1782. L’interno, sfarzosamente decorato, rappresenta la più alta espressione del barocco alcamese. Colonne di marmo rosso, proveniente dalle cave del monte Bonifato, suddividono in tre navate l’interno a croce latina con ampio transetto e abside rettangolare nella quale spicca la grande tela raffigurante i Santi titolari, del trapanese Giuseppe Felice (1701). L’affollata decorazione plastico-pittorica è vivacizzata dai raffinatissimi stucchi di Vincenzo e Gabriele Messina e dai pregevoli affreschi di Antonio Lo Grano. All'altare maggiore si ammira la tela del trapanese Giuseppe Felice raffigurante "I Santi Pietro e Paolo" (1701). Nella capella di Maria SS. del Miele si trova l'antico dipinto di Alcamo, la Madonna del Miele realizzato tra la fine del '300 e inizio '400 da autore ignoto.
È la più alta espressione del barocco alcamese (sec.XVII).
Numero tappa | 11 |