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CASTELLO NORMANNO-SVEVO
Il Castello domina il paesaggio circostante, mostrando ancora, malgrado i numerosi rimaneggiamenti occorsi nel tempo, le sue inequivocabili fattezze svevo-normanne, l’impianto nella sua configurazione attuale risale al 1225 circa, ergendosi su quella che è l'acropoli della città; accanto a ciò che è rimasto della Chiesa Madre. Pur non avendo una storia definita da notizie documentate, tuttavia è stato sempre oggetto di fondate supposizioni e di leggende, tra le quali quella che lo lega all'origine dei Castelli di Mokarta e di Settesoldi, strutture coeve e sicuramente arabe. . L’ingresso è costituito da due archi acuti di diversa ampiezza fra i quali scorreva la saracinesca.
Delle quattro torri originarie, elementi integranti di un complesso sistema di avvistamento e di difesa, rimangono solo tre, due quadrangolari ed una rotonda, più alta e mastodontica: esse abbracciano un'ampia corte ed un giardino, restando in comunicazione tra loro tramite camminamenti in parte sotterranei ed in parte ricavati nello spessore dei muri possenti.Quattro locali coperti a volta in pietra squadrata compongono ciascuna delle torri; mentre negli ambienti più antichi le volte sono ogivali, in quelli più recenti invece sono a crociera e presentano costoloni su colonne, o su mensole.
La torre rotonda, sulla cui volta ricompaiono i costoloni in pietra viva, è formata da tre vani sovrapposti che all'esterno sono segnati da marcapiani di pietra.Pochi gradini permettono l'accesso dal giardino al vano intermedio del castello, dal quale una scala in pietra costruita nello spessore del muro porta al vano soprastante e al terrazzo merlato.Una botola sul pavimento permetteva l'accesso ad un vano sotterraneo, probabile serbatoio per provviste.
Numero tappa | 9 |