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Palazzo delle Finanze

 

Sito sulla cerniera tra la città spagnola ed i quartieri più antichi, l’attuale via Torrearsa allora via degli Scultori, l’edificio fu eretto nel 1460, per iniziativa del nobile Giacomo Pipi e su autorizzazione di Papa Pio II, come monastero annesso alla chiesa di Maria Santissima del Soccorso, già cappella del Consolato Pisano intorno al 1450.

Il monastero interessò un’area su cui insisteva la fabbrica dell’ex consolato pisano, confinante con la cappella che presto si estese per l’acquisizione della superficie occupata dalla chiesa greca di Santa Sofia, distrutta nella seconda metà del XV secolo perché fatiscente.

Costruito secondo i modelli architettonici del tempo, nelle epoche successive subì lievi modifiche, fino ad arrivare al complesso intervento di ristrutturazione operato dopo la la prima guerra mondiale, a seguito del quale ospitò gli uffici del Ministero delle Finanze.

L’edificio domina su via Torrearsa su tre livelli ben differenziati. Al primo livello, aperto a mezzo di archivolti e grate a disegni floreali, si sovrappongono il secondo, ritmato da vani a profilo semicircolare, ed il terzo livello, in cui le ogive delle finestre congiunte in chiave preludono al liberty ricercato della cimasa, che chiude verticalmente l’involucro murario percorso da elementi floreali e geometrici.

La morfologia stilistica del manufatto è caratterizzata da una profusione di elementi decorativi: le punte diamantate di quattrocentesca memoria, nonchè l’adozione discreta delle fasce d’imposta di marmo. Su via Garibaldi, in contrasto con lo stile d’insieme, un vano binato sottolinea i riferimenti goticheggianti dello stile floreale. L’articolazione aggregativa interna facente fulcro attorno al patio rifugge dall’ordinata impostazione dell’edificio.

Localita' Trapani