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Torre Santo Stefano
La Torre sorge quasi in riva al mare su un tratto di costa piatta e bassa del litorale di Marausa, crendo un collegamento visivo a nord con la città di Trapani e la Torre di Nubia, ad ovest con le Isole Egadi, ad est con la pianura costiera, a sud con le Torri di San Teodoro.
Nel 1584 il Camilliani nel descrivere la costa da Trapani a Marsala, più precisamente il tratto chiamato Alga Grossa, così annota:"…in detto luogo è necessario farsi una torre, la quale non solamente servirà per la rispondenza de' segnali de' fumi et fuoghi, ma ancor per assicurare tutto quel lito…". Agli inizi del XVII secolo la Secrezia di Trapani autorizza la costruzione di "una nuova torre nella marina di questa città nel luogo di alga grossa" e ne dà incarico al capo mastro Vincenzo Di Blasi; nel 1619 risulta già efficiente e funzionante.
La Torre di Alga Grossa era una torre di deputazione, sottoposta a vari soprintendenti: dapprima al Principe di Paceco, in seguito a Mario Cavarretta, ed infine al Cavaliere Ignazio Nobile. Durante la seconda guerra mondiale la Torre, per la sua posizione strategica, verosimilmente viene usata come postazione militare. La Torre di Santo Stefano o Alga Grossa è una classica torre di tipo "camillianeo" a base quadrata con gradone basamentale appena affiorante dal terreno e a due elevazioni fuori terra; presenta un ulteriore piano, probabilmente costruito in un secondo momento, sopra l'originaria terrazza.
Sul fronte est una scala esterna a due rampe parallele, non coeva alla torre, conduce al secondo livello della torre; l'inserimento di questa scala ha prodotto la demolizione di circa metà del cordone marcapiano su questo lato della torre. Poste su due angoli, alcune piattaforme sorrette da mensoloni in pietra tufacea permettevano probabilmente il controllo esterno della Torre. "Piccole costruzioni precarie" addossate alla Torre sono state rimosse in tempi recenti.
Localita' | Trapani - lido Marausa |