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BAGLIO DI SCOPELLO
Il Baglio di Scopello, distante da Castellammare circa dieci chilometri, mantiene ancora oggi la struttura originaria con un cortile interno(acciottolato con pietre bianche e liscie), abitazioni private, magazzini e stalle che nel tempo si trasformano in locali commerciali e ricreativi.
Si accede al cortile attraverso un modesto ed austero arco. Sicuramente sorge dopo la tonnara in relazione al fatto che la popolazione del posto, nei periodi di scarsità del pescato, si sposta all'interno per compensare con l'attività agricola e pastorale.
Le prime notizie storiche risalgono al 1220 quando il Feudo di Scopello -comprendente il Baglio - viene ceduto da Federico II alla Chiesa della Martorana di Palermo, e dopo nel 1237 ad una colonia di piacentini che lo abitano per un lungo periodo. Dopo vari trasferimenti di proprietà passa al Principe di Paceco, Giacomo Fardella, e poi in eredità prima a Placido Fardella e poi al figlio Gianfranco. Lo storico Vito Amico asserisce altresì che la tonnara rimane proprietà dei Fardella, invece l'altra parte del Feudo, quindi il Baglio, appartiene al Patronato Regio. Oggi più proprietari possiedono il Baglio che si è trasformato in un importante ed apprezzato luogo turistico.
(COD. SPI 009)