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CASTELLO GRIFEO
Il primo impianto del castello risale presumibilmente al XIV secolo, anche se la sua esistenza è documentata al 1453, il castello costituisce un grosso isolato arroccato sulle asperità della collina, brillante riferimento urbano per l’identificazione della Partanna medievale a valle e di Partanna barocca a monte.
All’esterno un articolato gioco di volumi mostra l’adeguarsi della pianta ai dislivelli del terreno: tre livelli costituiscono il piano di facciata, con la conseguente configurazione di due terrazze.
Al primo livello, definito da grossi speroni angolari, si apre il portone d’ingresso ad arco acuto in conci di pietra assestati a dente di sega, come nelle finestre laterali architravate. E proprio sul portone si trova il corpo sporgente del caditoio su mensoloni ed archetti. Al secondo livello si apre poi una serie di porte a sesto acuto lungo il piano di facciata che ai lati si allinea al primo, formando due torri sugli speroni. Prolungato in terrazze laterali, al terzo livello si eleva il mastio. I tetti sono ornati da merli con mensolette ad uncino che sostenevano le ventole.
Un’evidente discontinuità stilistica è individuabile sul prospetto a nord e su quello ad est, in cui emerge il portale secentesco in bugnato che permette l’accesso al cortile. Sul cortile si affacciano i tre prospetti interni: in quello centrale spicca lo stemma dei Grifeo, attribuito al Laurana.
All’interno i locali si susseguono rigorosamente in comunicazione l’uno con l’altro, mentre nel notevole spessore dei muri sono ricavati nicchie e ripostigli. Il giardino a sud dell’edificio è a terrazzamenti, e da esso si accede ai locali seminterrati adibiti a cantine. . Del 1658 è il portale tardo manieristico. Nel castello si trova la "cella della monaca" presunto luogo di clausura di una religiosa della famiglia Grifeo.
Numero tappa | 1 |