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Torre di Guidaloca

 

 

La torre, posta nella contrada Ciavoli lungo il litorale della baia di Guidaloca, domina tutta la parte orientale del golfo di Castellammare.
La sua costruzione probabilmente risale al periodo compreso tra il XV e il XVI secolo. Fa parte di uno dei primi progetti dello Spannocchi per la costruzione delle torri costiere in Sicilia - dette fani - per la difesa delle coste dalle incursioni dei barbari.
Nel 1584 il Camilliani così descrive la spiaggia e la torre: "Seguendo avanti si vede una spiaggia detta di Guidaloca, donde infra terra si vede una gran torre fatta per la sicurtà dè vascelli, che a quella frequentano per caricar legna; nel mezo della quale spunta un fiumicello detto Guidaloca …".
Nel 1660 Bonaventura Provenzani, cronista ericino, riferisce della torre: "Sopra di queste riviere si vedono sette torri reggie, … che chiamano torri di guardia, perchè non solo  guardano le riviere e donano aviso a i paesani per star accorti se vi sono atorno vascelli di corsali, e di nemici, ma anco con certi segni di fuogo in tempo di notte, e di fumo in tempo di giorno ricevono, e comunicano all'altre torri aviso se vi sia comparsa qualche armata o legni nemici per farne avisato tutto il regno in brevissimo tempo … La prima di queste e la più lontana vien chiamata di guidaloco … et in ciascheduna di queste vi dimorano tre soldati cioè un Caporale, un artigliero, et un soldato semplice". Nel 1717 la torre è sotto il controllo della Deputazione del Regno ed è affidata alla soprintendenza del barone Tarallo. Nel 1826 il governo propone di cambiare l'uso delle torri, da postazioni d'avvistamento e difesa a posti di guardia doganale. Nel 1867 la torre è inserita nell'elenco delle opere militari da dismettersi. La torre è in pietrame grezzo calcareo e calcarenitico; sono stati effettuati risarciture e restauri in conci calcarenitici e laterizio. È a base circolare con basamento alto due metri sul lato mare, primo piano cilindrico e piano posticcio costruito sull'originaria terrazza contraddistinta da quattro eleganti piattaforme in controscarpa con caditoie. Al piano terreno si trova, attualmente, una porta d'ingresso verosimilmente successiva alla costruzione e all'utilizzo della torre per avvistamento e difesa; al primo piano tre finestre rettangolari di cui una tompagnata. La torre, nel corso della seconda guerra mondiale, viene utilizzata per scopi militari ed è molto probabile che la sopraelevazione sia stata realizzata proprio in quel periodo.

 (COD. SPI 009)

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