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PALAZZO VII APRILE
L'edificio ricade nel cuore del centro storico della città, nel sito dove in epoca medievale sorgeva la "Loggia" dei Pisani e/o dei Genovesi, cioè una costruzione con portico dove si teneva il mercato e si esercitava il cambio; ragion per cui tuttora l'edificio e la zona antistante vengono denominati "Loggia". La costruzione dell'edificio, prima Palazzo dei Giurati, inizia nel XVI secolo e si protrae fino al XVIII secolo (1726 - 1756 circa), quando l'architetto Giuseppe Moccia, cui viene affidato l'incarico per il progetto, realizza la nuova sede comunale. Dopo il 1860 la denominazione "Loggia" del palazzo viene cambiata in "VII Aprile" a memoria di una insurrezione popolare avvenuta a Marsala contro il governo borbonico il 7 aprile 1860, pochi giorni prima dello sbarco dei Mille. Il palazzo presenta elementi architettonici settecenteschi con evidenti richiami al classicismo cinquecentesco del Palladio. La facciata, aperta a doppio loggiato, è appunto contraddistinta da serliane, aperture ad arco che poggiano su colonne affiancate da due stretti spazi rettangolari aperti; essa richiama il prospetto del Seminario dei Chierici di Mazara, opera di G. B. Amico, e quello del Palazzo Ducezio di Noto (sec. XVIII). La parte centrale, notevolmente slanciata rispetto agli altri ordini della struttura, si erge a torre accogliendo un orologio e, in alto, un vano quadrangolare aperto ad archi, verosimilmente inserito successivamente. Pur tuttavia il palazzo ha un aspetto monumentale definito anche da una breve scalinata che funge da basamento. Oggi nell’edificio si svolgono le riunioni del Consiglio Comunale. (COD. SPI 009)
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